La liuteria tirolese può vantarsi di una lunga e gloriosa tradizione. Già nel XVII secolo l‘abete tirolese era utilizzato dai più famosi liutai italiani per la costruzione dei loro pregiati strumenti. In quel periodo operavano in Tirolo liutai di grande fama, quali Stainer (Innsbruck), Albani (Bolzano), Goffriller (Bressanone) e i loro strumenti vengono oggi ricercati e suonati da rinomati artisti. Prima che la loro fama venisse confinata a un ruolo marginale dall’arte liutaia di uno Stradivari o un Guarnieri, i violini dei liutai tirolesi erano ricercati dai grandi maestri violinisti italiani. L’associazione Cordia si è posta l’obiettivo di rendere omaggio alla grande tradizione con varie iniziative, atte anche a stimolare una rinascita di questa arte un tempo così famosa in tutto il paese.
Infatti, i legni delle valli tirolesi – e negli ultimi anni soprattutto della Val Pusteria – vengono ancora oggi ricercati per la costruzione di pregiati strumenti e l’arte della liuteria ha ritrovato anche in Tirolo giovani artefici ai quali si affiancano un gran numero di dilettanti che si dedicano con passione e grande cura a questa arte così ricca di tradizione.